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Sergio Romano - Le italie parallele. Perche l'Italia non riesce a diventare un paese moderno

Posted By: SSCN1926
Sergio Romano - Le italie parallele. Perche l'Italia non riesce a diventare un paese moderno

Sergio Romano - Le italie parallele. Perche l'Italia non riesce a diventare un paese moderno
Italian | Longanesi & Co| 1996 | EPUB | Pages 347 | ISBN: N/A | 1.59 Mb


Nel 1918 l'Italia vinse la guerra, ma fu sconvolta da un'ondata di agitazioni sociali e politiche che per quattro anni impedirono il suo risanamento economico e paralizzarono il suo ruolo internazionale. Nel 1945 l'Italia uscì dal fascismo e si inserì nell'economia internazionale, ma rientrò in democrazia senza chiedersi perché fosse stata fascista. All'inizio degli anni '90 l'Italia era membro fondatore della Comunità europea, membro della nato e socio del club dei paesi maggiormente industrializzati.
Ma il debito pubblico, la corruzione, la mafia, la crisi delle sue istituzioni rischiano di annullare i risultati raggiunti negli ultimi cinquant'anni.
V'è somiglianza fra questi tre momenti della storia italiana? In tutti e tre i casi il paese si è trovato paradossalmente nella doppia situazione di essere vincitore e sconfitto.
Era vincitore perché aveva superato con successo una grande prova (la guerra nel 1918, la riabilitazione internazionale dopo la seconda guerra mondiale, una lunga fase di sviluppo economico negli anni '90). Era sconfitto, o rischiava di esserlo, perché il suo sistema politico era del tutto incapace di comporre i conflitti sociali, di elaborare strategie per il futuro, di garantire al paese stabilità e continuità di indirizzi.
Insomma, ogni volta che l'Italia raggiunge un traguardo importante, e può servirsene per ulteriori progressi, si scontra con le deficienze di una classe politica che non vuol mettere in discussione i propri privilegi. Per un lungo periodo il paese è in tal modo paralizzato da contrasti insanabili fra protagonisti che si delegittimano a vicenda. Sino al momento in cui le circostanze, l'evoluzione della crisi o una particolare scadenza politica mandano all'aria le carte dei vecchi giocatori e impongono una soluzione, non necessariamente buona.
Nel 1922 fu il governo Mussolini; nel 1948 la progressiva usurpazione dei poteri (del Parlamento, dell'esecutivo, della pubblica amministrazione) da parte della Democrazia cristiana e dei suoi alleati. Oggi non la conosciamo ancora.
Come in passato, e nonostante le numerose differenze, l'Italia è, una volta di più, costretta ad affrontare un problema di modernizzazione.
Per non pregiudicare il proprio futuro deve aggiornare il suo sistema politico, ma trova sulla sua strada i conservatori del vecchio sistema… Tre quarti di secolo di storia italiana, l'analisi delle varie crisi, i ritratti dei maggiori protagonisti si compongono articolatamente in questo saggio, lucido e accessibile a tutti, scritto con il rigore e con la passione che contraddistinguono da sempre gli interventi dell'autore.