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Schriftsteller Verschiedene - L'Agonia di Roma - La Caduta dell'Impero Romano

Posted By: SSCN1926
Schriftsteller Verschiedene - L'Agonia di Roma - La Caduta dell'Impero Romano

Schriftsteller Verschiedene - L'Agonia di Roma - La Caduta dell'Impero Romano
German | Amazon Media EU | 2013 | EPUB | Pages 354 | ASIN: B00BHMH69I | 6.42 Mb


Leggendo questo Agonia di Roma viene spontaneo fare un paragone con la politica attuale. Sembra infatti di rivivere le stesse situazioni. Basta il seguente brano a dimostrarlo:
Salviano grida nel quinto secolo che le pubbliche dignità hanno l'unico scopo di
ddepredare, e Simmaco vede pericolanti i fondi suoi africani per l'ingordigia dei
magistrati, che fanno man bassa di essi, essendo lontano il padrone. Nome vano è quello delle leggi, esclama dolorosamente il pagano patrizio, quando esse sono corrotte da coloro che le debbono far osservare. Immensi erano i bisogni dello Stato pericolante, per le guerre interne e le invasioni dal di fuori, per lo sperpero della corte e dei cortigiani, per l'alimentazione delle ignave plebi urbane, per il continuo riscatto che Roma doveva pagare ai barbari minacciosi. E le fonti della pubblica e privata prosperità erano quasi inaridite! La fiscalità dominava tutto.
Buona parte delle leggi costituivano un immane organismo fiscale, a cui nulla
sfuggiva. Tutto era incerto, tutto in pericolo, tutto da un momento all'altro poteva essere inghiottito dalla marea barbarica: il sistema fiscale era più stabile d'ogni altro ordinamento, più implacabile del barbaro.Temistio ricordava con coraggio all'imperatore, che egli doveva sapere quanto sudore costava all'agricoltore il denaro esatto e scongiurava il principe a ricordarsi che, in tanta miseria, il miglior bene consisteva nella moderazione delle imposte. Ahimè, il popolo temeva egualmente il barbaro e l'esattore, come due nemici egualmente spietati! Dopo un secolo, i lamenti si fanno anche più acuti e dolorosi, e le leggi raddoppiano di durezza. Non bastano i figli a satollare l'avida rabbia fiscale. Roma è moribonda ormai e, così com'è, è strangolata dagli esattori. Che resta? Resta l'ultimo vituperio del nome romano: la fuga presso i barbari; si rinneghi patria, lingua, costume, libertà, tutto, ma si viva.
Ma chi sono in Italia i Barbari? Chi sono coloro che depredano il bene pubblico, che hanno portato, per soddisfare la loro inesauribile sete di potenza e di ricchezza, l’Italia in un baratro profondo dal quale, spero di sbagliarmi, difficilmente potremo uscire? La risposta è facile ed ognuno di noi la sa. Non occorre aggiungere altro. L’e-book è corredato da una vasta Iconografia e da una filmografia sull’Impero Romano.