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Antonio Grosso – Coscienza, Pensiero e Materia:Siamo i co-creatori della nostra realtà.Fisica Psicologia delle Possibilità

Posted By: SSCN1926
Antonio Grosso – Coscienza, Pensiero e Materia:Siamo i co-creatori della nostra realtà.Fisica Psicologia delle Possibilità

Antonio Grosso – Coscienza, Pensiero e Materia:Siamo i co-creatori della nostra realtà.Fisica Psicologia delle Possibilità
Italian | Amazon Media EU | 2013 | EPUB | Pages 287 | ASIN: B00DRF2AWQ | 1.83 Mb


La fisica moderna, la stessa spiritualità, la psicologia propongono una visione del mondo altamente armoniosa e altruistica, in cui la coscienza dell’essere umano diventa il principio cardine attorno al quale ruota tutta la realtà da esso percepita; per questo motivo lo studio della psiche assume un’importanza fondamentale non solo per la comprensione dell’essere umano, ma anche per la comprensione dell’intero universo. Le nuove scoperte tendono quindi ad unire fisica e psicologia, biologia e spiritualità permettendo di riconsiderare in modo più approfondito la natura dell’essere umano attraverso la sua unicità mente-corpo.
Questo ci porta ad una conclusione molto semplice e lampante: non sono le circostanze esterne a determinare la qualità della nostra vita, ma l’interpretazione che attribuiamo ad esse; inoltre, non siamo delle particelle slegate e gestite dal caso, ma seguiamo tutti una danza fatta di energia e vibrazione. La realtà quindi è un’unica sinfonia di infinite forme d’onda simultanee che si trasformano nel mondo concreto solo dopo essere entrate nei nostri sensi. L’essere umano crede di essere un’entità fisico-materiale che si muove in un mondo solido e compatto, ma, in base alle nuove scoperte scientifiche, deve essere considerato una sorta di ricevitore multisensoriale che viaggia nell’oceano delle frequenze e delle informazioni da cui estrae la sua personale realtà. L’inconscio lavora con un preciso programma di vita, seguendo determinati scopi e piani coerenti, che sono ignoti al nostro Io e non facilmente accessibili e conoscibili al conscio. Sebbene il nostro inconscio sia in grado di analizzare le cause prima dell’evento, l’Io riesce a percepire solo l’evento realizzato e co-creato. Nella sua essenza, il caso, essendo apparentemente privo di motivazione e spiegazione, di ordine e senso, di finalità e prevedibilità, è una provocazione per le funzioni più specificamente umane. Se le cause di un evento non sono note, non significa che non ci siano, ma che la conoscenza umana non è ancora riuscita a svelarle. Il mondo nel quale viviamo non è il risultato di forze (cause-effetti), ma l’espressione di una sincronicità che coinvolge il materiale e l’immateriale, edificando la vita stessa. Siamo esseri spirituali che stanno sperimentano l’esperienza materiale del corpo.
Se è vero che le circostanze contribuiscono a creare le convinzioni, è anche vero che le convinzioni contribuiscono ad attrarre le circostanze: i nostri modelli di pensiero influenzano fortemente le nostre esperienze. Non dovremmo partire mai dal presupposto che ciò che crediamo vero di fatto lo sia realmente; dovremmo invece procedere con l’idea che siamo condizionati da credenze limitanti che ci impediscono di esprimere la nostra unicità e di essere completamente noi stessi. Una volta che abbiamo adottato quelle credenze ci dimentichiamo che si tratta solo di interpretazioni. E’ una naturale e radicata tendenza umana quella di considerare come reali solo i fenomeni cui stiamo assistendo e invece irreali e senza valore quelli che non siamo in grado di osservare o sperimentare. Da bambini veniamo a contatto con questi modelli-schemi pre-impostati e rimaniamo vincolati ad una visione parziale, dicotomica e materialistica squisitamente culturale e linguistica. Sicché, quello che sperimentiamo all’esterno non è altro che la nostra proiezione. Se l’atto di osservare può cambiare le stesse particelle, le credenze creano una variante nella realtà che per noi rappresenta Unica e indissolubile. Per sperimentare tangibilmente la nostra vitale essenza di partecipatori creativi dobbiamo necessariamente superare i condizionamenti che limitano il nostro potenziale.
Il livello di fiducia che le persone hanno nelle proprie credenze le rende talvolta refrattarie alla ricezione di nuove informazioni che potrebbero in qualche modo minare le credenze stesse.